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E’ noto che l’attività fisica regolare, la quale può assumere i contorni di un vero e proprio sport in chi riesce ad allenarsi quotidianamente, costituisce un passaporto per la salute ed il benessere dell’individuo. A ricordarlo ancora una volta è un articolo apparso su “Il Tempo”, secondo il quale il medico di medicina generale dovrebbe spingere i suoi assistiti ad effettuare un’attività fisica quotidiana al pari della somministrazione di una vera e propria terapia farmacologica. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, la sedentarietà o sindrome da divano è causa del 9% delle malattie cardiovascolari, dell’11% dei casi di diabete mellito di tipo 2, del 16% dei casi di tumore al seno e del 16% dei casi di tumore al colon-retto. In Italia, che è tra i Paesi europei quella con i più alti livelli di obesità tra i bambini, le persone sedentarie rappresentano il 35% dell’intera popolazione.
Bisogna allora agire subito, non solo nel presente, ma guardando al futuro!
Giuseppe Botta
Gruppo Sanità Informazione
Sena Civitas
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